Edifici in paglia
Sottoprodotto della coltivazione di cereali o di altre piante fibrose, per paglia si intendono gli steli asciutti che vengono separati dalla granella a seguito del processo di trebbiatura.
In termini generici potremmo definire la paglia come “parente stretta” del legno, essa infatti si compone di lignina e cellulosa, oltre ad un alto contenuto di silice che, unito ad una superficie cerata idrorepellente di cui è costituito lo stelo, ne garantiscono una notevole resistenza alla decomposizione.
Storicamente, oltre agli usi secondari in agricoltura, la paglia è stata utilizzata in campo edilizio come manto di copertura per tetti e come aggregato dell’argilla per la formazione di mattoni e intonaci in terra cruda. La sostanziale diffusione nella realizzazione di edifici è però legata ad una specifica innovazione tecnologica di fine ‘800, avvenuta negli Stati Uniti e sempre legata al mondo agricolo: la macchina imballatrice.
Con essa è stato possibile inglobare la paglia sfusa in cosiddette “balle”, o “presse”, tali da costituire il mattone base per l’erezione di pareti di interi edifici. Proprio negli USA, in Nebraska, vi sono i più antichi edifici in balle di paglia autoportanti, risalenti ai primi anni del 1900 tutt’ora esistenti ed abitati. E’ in Francia invece quello che è considerato il più vecchio edificio europeo esistente in paglia: realizzato nel 1921 a Montargis, è costituito da un’abitazione di due piani anch’essa tutt’ora abitata.
Negli ultimi decenni i numerosi studi, pubblicazioni e ricerche scientifiche hanno contribuito alla diffusione e all’evoluzione di varie tecniche sull’utilizzo della paglia in campo edile, fino ad arrivare anche a diversi sistemi di prefabbricazione e a prodotti commerciali come pannelli e blocchi.
In Italia la tecnica costruttiva attualmente più diffusa per la realizzazione di edifici in paglia, prevede l’utilizzo del legno per l’ossatura portante del fabbricato; essa viene poi riempita, o meglio tamponata, con le stesse balle di paglia.
Il muro così composto può essere completato con uno strato di intonaco traspirante, preferibilmente in argilla per gli ambienti interni e in calce per le facciate esterne. Questo connubio consente di avere un sistema completamente biocompatibile, dalle elevate prestazioni termo-acustiche, resistente al fuoco, antisismico e, non ultimo, in grado di generare un benessere abitativo notevolmente superiore ad un edificio di edilizia convenzionale.

Un muro in balle di paglia su intelaiatura portante in legno
La Paglia ha un elevato potenziale ecologico quale materiale edile, un prodotto generato dalla natura stessa, da fonti rinnovabili come sole ed acqua; utilizzarla nelle costruzioni significa sfruttare un prodotto di scarto dell’agricoltura altrimenti destinato ad usi di ripiego; un prodotto, ricordiamo, completamente riciclabile a fine vita.
Nonostante i notevoli progressi e la diffusione “esponenziale” che sta avendo questo materiale, nell’opinione pubblica e in molti addetti ai lavori permangono perplessità e “miti da sfatare” che spesso si trasformano però nell’errata convinzione che la paglia sia inadeguata per la realizzazione di edifici.
Con la volontà di sciogliere ogni dubbio su questi aspetti, ci limitiamo in questa sede ad indicare, in estrema sintesi, le principali qualità di un edificio concepito con struttura portante in legno e tamponamento in paglia.
ISOLAMENTO TERMICO
Una parete in paglia, dello spessore di circa 50 cm, ha prestazioni termiche sufficienti per realizzare un edificio “passivo” ovvero a consumo di energia “quasi zero” (nZEB).
ISOLAMENTO ACUSTICO
Il potere fonoisolante di un muro in paglia intonacato è sensibilmente superiore a 50 decibel, considerabile un valore ottimale per il rispetto dei limiti normativi; l’alta porosità della paglia inoltre garantisce elevate prestazioni di fono assorbimento tali da creare un ambiente dal notevole comfort acustico.
RESISTENZA AL FUOCO
Occorre tener presente che la paglia usata per tamponare le pareti è compressa, quindi ha uno scarso contenuto di ossigeno al suo interno che ne garantisce una capacità autoestinguente; a questo si aggiunga il fatto che ogni parete viene ulteriormente compressa per aumentarne la stabilità, questo fa si che un muro in paglia intonacato abbia una buona resistenza al fuoco, superiore ad altre tipologie costruttive dell’epoca contemporanea. A dimostrarlo vi sono diversi test scientifici condotti in Germania e Austria (si menziona in particolare il lavoro condotto dall’istituto tedesco Fasba) che certificano un valore di resistenza al fuoco pari a R90 (ovvero per 90 minuti di tempo) contro valori ad esempio di R30 e R15 rispettivamente per strutture in cemento armato ordinarie e strutture in acciaio. Anche il corpo dei Vigili del Fuoco francese ha condotto esperimenti a riguardo, documentandone i risultati con un filmato reso pubblico.
RESISTENZA ALLE AZIONI SISMICHE
La tecnologia di edifici con telai in legno e tamponamenti in paglia ha due fondamentali caratteristiche che sono la base per capacità antisimiche, ovvero leggerezza ed elasticità: la prima fa si che a parità di accelerazioni sismiche vi sia una minore forza impressa nella struttura, la seconda a parità di deformazioni garantisce minori probabilità di lesioni permanenti.
RESISTENZA AI PARASSITI
Occorre innanzi tutto sottolineare che la paglia non è fonte di nutrimento per parassiti o animali in genere, bensì, a testimonianza del fatto che nella paglia si vive bene, alcune specie se loro consentito possono nidificare in essa; tale rischio però è facilmente scongiurabile avendo cura di intonacare le superfici in paglia o comunque proteggerle in modo tale da impedirne il contatto diretto. L’insorgere di problemi di questo tipo pertanto, derivano esclusivamente da errori di progettazione o di posa in opera.
ALLERGIE
La paglia, a differenza del fieno contenente porzioni organiche e pollini, è prevalentemente costituita da sostanza inerte, pertanto non comporta assolutamente problemi di allergie di alcun tipo.

Un tetto in legno prima della posa della paglia
Un edificio con struttura in legno e tamponamento in paglia è, oltreché sostenibile, molto più confortevole e sicuro di un edifico in muratura convenzionale, a patto di seguire le regole del buon costruire specifiche del materiale e, soprattutto, affrontare con le dovute competenze ogni aspetto nella fase progettuale, in modo da evitare problematiche esecutive o difetti di costruzione.
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