
Legno, paglia e canapa
Realizzare nuovi edifici con struttura portante in legno, abbinati a stratigrafie di tamponamento ecologiche e performanti, è un alternativa preferibile all’edilizia convenzionale.
Queste strutture non impongono limitazioni architettoniche e, a seconda della classe energetica che si desidera raggiungere, possono essere tamponate con diversi materiali, rifinite esternamente in maniera tradizionale con intonaci, oppure con rivestimenti e alternativamente con pareti ventilate.
Le stratigrafie più “commerciali”, fanno in genere uso di sistemi “a secco” o comunque prevedono la successione di materiali isolanti a diversa densità, contenuti all’interno di contropareti spesso rifinite in cartongesso. Seppur si possa ottenere, anche con tali tipologie, prestazioni energetiche elevate, riteniamo si debba fare molta attenzione sull’uso dei materiali proposti, in quanto a volte possono ostacolare i principi di salubrità e benessere abitativo.
Se si è intenzionati veramente a soddisfare i requisiti di sostenibilità, d’isolamento termoacustico e di comfort indoor, vi invitiamo ad approfondire le tecniche stratigrafiche relative a paglia e canapa, materiali totalmente naturali con potenzialità e caratteristiche uniche ed inimitabili, perfetti per essere abbinati a strutture portanti in legno.
Il legno è un materiale da sempre impiegato in edilizia, sia per facili reperibilità e lavorabilità, sia per via della sue caratteristiche fisiche: è durevole e rinnovabile, con ottime proprietà termoacustiche, ottima resistenza sia a trazione che a compressione, leggero ma solido.
Il legno è quindi, in linea generale, particolarmente adatto per le strutture portanti degli edifici, soprattutto in territori ad alto rischio sismico, dove per altro è stato storicamente usato dimostrando elevate capacità sismoresistenti, grazie appunto al suo ridotto peso specifico, alla sua notevole elasticità, e alle caratteristiche del sistema costruttivo stesso, solitamente ricco di giunzioni che contribuiscono a dissipare l’energia.
A tal proposito, nonostante le notevoli doti sopra citate, riteniamo corretto sottolineare che la prestazione antisismica di un edificio non è univocamente dipendente dai materiali utilizzati, bensì è fortemente legata ad aspetti come la sua geometria, la qualità della progettazione e la cura delle connessioni strutturali.
Gli edifici in legno abbinati a stratigrafie di tamponamento ecologiche, oltre a soddisfare i principi di uno sviluppo sostenibile, sono costruzioni energeticamente molto efficienti in grado di durare secoli; per ottenere questo è fondamentale però un accurato studio di tutte le fasi, a partire dall’approvvigionamento del materiale fino alle fasi di progettazione e realizzazione.
Ne sono dimostrazione tantissime costruzioni sparse in tutto il mondo, in particolar modo in Giappone, territorio peraltro altamente sismico, dove si trovano le più antiche costruzioni in legno risalenti a circa 1600 anni fa. Anche in Italia ne esistono tuttavia esempi notevoli come in Friuli dove edifici in legno, con oltre un secolo di vita, resistettero al terremoto che nel 1976 causò 989 morti!
Nel mondo delle case in legno, un settore ormai vasto e vario, esistono diversi sistemi costruttivi, alcuni più recenti e legati allo sviluppo di tecniche di prefabbricazione ed all’avvento di macchinari per la lavorazione a controllo numerico, altri più storicizzati e sperimentati.
Senza pretesa di voler trattare il tema nella sua interezza, ci limitiamo ad elencare i tre sistemi costruttivi commercialmente più usati, col desiderio di poter contribuire a chiarire gli aspetti fondamentali e caratterizzanti le diverse tipologie costruttive.
SISTEMA A TELAIO LEGGERO (anche detto “timber frame” o “platform frame”)
In questa tipologia, la struttura portante dell’edificio è composta da un telaio ligneo piuttosto fitto, realizzato da montanti di ridotte dimensioni disposti ad una distanza di circa 60-80 cm, a seconda della necessità, collegati da traversi e da tavolati verticali di controventamento. All’interno di questo telaio, solitamente realizzato in legno di abete, viene posizionata la stratigrafia di tamponamento e d’isolamento dell’edificio, che ovviamente può essere composta da diverse tipologie di materiali, in base alla classe energetica e alle condizioni di comfort che si vogliono ottenere; non ci sono limitazioni in tal senso.

foto: Campigli Legnami – Un cantiere di un edificio costruito con il sistema a telaio leggero.
Questa tipologia costruttiva, grazie all’ottima duttilità del sistema e alla quantità dei giunti o nodi fra le diverse componenti del telaio, ha in caso di terremoto un’elevata attitudine alla dissipazione dell’energia sismica.
Il sistema non impone nessuna limitazione per quanto concerne la composizione e la flessibilità architettonica; è inoltre caratterizzato da un’agevole esecuzione date le piccole dimensioni dei singoli elementi che lo compongono.
SISTEMA A PANNELLI MASSICCI PORTANTI (anche detto “cross-lam” o “X-lam”)
I pannelli X-Lam o Cross-lam , chiamati anche CLT (Cross Laminated Timber), sono pannelli di legno massiccio, in genere abete, composti da più strati di tavole sovrapposte e solitamente incollate a fibra incrociata di 90° rispetto agli strati adiacenti.
In questo sistema costruttivo, la funzione strutturale portante è data dai pannelli stessi, che collegati gli uni agli altri, formano una struttura autonoma continua; una sorta di grande scatola che reinterpreta la concezione strutturale dell’edilizia classica in muratura portante.

foto: Campigli Legnami – Un edificio costruito con sistema X-lam.
Negli edifici a pannelli massicci portanti, il pacchetto isolante viene posizionato solitamente all’esterno del pannello in legno oppure, in alcuni casi, all’interno di un intercapedine intermedia fra l’esterno e l’interno; per ottenere edifici a bassissimo consumo energetico i sistemi di isolamento possono essere previsti sia sul lato esterno sia su quello interno.
Per garantire la perfetta sigillatura ermetica fra i pannelli e la relativa tenuta all’aria dell’edificio, si utilizzano guarnizioni e nastrature specifiche per le giunzioni fra ogni pannello.
Gli aspetti legati alla tipologia di coibentazione e soprattutto di incollaggio dei pannelli, acquisiscono particolare importanza ai fini della qualità della struttura, del comfort abitativo finale e della salubrità degli ambienti; a tal proposito ci teniamo a sottolineare l’esistenza di aziende che, nell’ottica di ridurre al minimo l’uso di sostanze nocive, costruiscono pannelli massicci senza l’ausilio di colle, utilizzando sistemi ad incastro brevettati o con l’ausilio di chiodature metalliche se non addirittura lignee.
Questo sistema costruttivo richiede forse meno impegno progettuale rispetto ai sistemi a telaio ed è facilmente prefabbricabile; per contro, è un sistema piuttosto rigido, dove è meno facile apportare eventuali modifiche e presenta limitazioni esecutive legate ad eventuali difficoltà di accesso ai siti di costruzione.
SISTEMI A TELAIO PESANTE (travi e pilastri)
La tecnica costruttiva a telaio prevede la combinazione di una maglia strutturale a travi e pilastri in legno, in genere di Abete o di Larice, del tipo massiccio o più spesso lamellare. Per quest’ultimo s’intende legno naturale che, attraverso un processo tecnologico di incollaggio a pressione, acquisisce una stabilizzazione delle caratteristiche tecniche e dimensionali, riuscendo ad aumentare le possibilità di utilizzo e ad ottimizzare le naturali caratteristiche del materiale.
Il sistema reinterpreta la concezione strutturale di un edificio convenzionale in cemento armato, dove travi e pilastri armati e gettati in opera vengono sostituiti da elementi in legno, prodotti e lavorati in stabilimento e assemblati in cantiere.

foto: Case in legno De Pra – Edificio costruito con sistema a telaio.
Come per il sistema a platform frame, la stratigrafia delle pareti di tamponamento e isolamento dell’edificio possono essere realizzate con diversi materiali, senza limitazione alcuna, in base alla classe energetica che si vuole ottenere e soprattutto al livello di benessere abitativo che si vuole perseguire.
In questo sistema, cosi come in quelli precedentemente descritti, si utilizzano giunzioni in acciaio ma, con l’ausilio delle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, volendo è possibile anche costruire i giunti attraverso incastri, limitando al massimo l’utilizzo della ferramenta.
Il sistema a travi e pilastri consente la realizzazione di strutture relativamente leggere con ampie luci; essendo infatti il telaio componente la struttura caratterizzato da dimensioni in sezione più importanti rispetto al telaio leggero sopra descritto, la distanza tra i pilastri e le travi portanti può essere notevole e indipendente dal tamponamento.
Rispetto al telaio leggero, o al sistema a pannelli massicci portanti, la possibilità di prefabbricazione di questo sistema è minore ma da un punto di vista architettonico è sicuramente la più versatile.
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